Lermeneutica del mondo tecnologico: La controversia Heidegger-Heisenberg – International Journal of Studi Filosofici – Volume 1, Issue 1

(1993). The hermeneutics of the technological world: The heidegger‐heisenberg dispute. International Journal of Philosophical Studies: Vol. 1, No. 1, pp. 21-48. doi: 10.1080/09672559308570760

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ILMIOLIBRO – Profilo di gpdimonderose – 51894

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Sorgente: ILMIOLIBRO – Profilo di gpdimonderose – 51894″Essereventua oltrenihil ci può salvare: in sé creatrix Gestellstring resetupstring È Gestellx Gestellstringholex del Gestell’Evento si è Essere di per sé s’Eventua“l’ontologia”si dà si dà Gestellontologica da pensare la fine della filosofia. Evento dell’essere“storia dell’Essere” “storia dell’Essere”nihil già in sé«dell’esserci’evento»è già in sé Essere Già Essereventua Gestell è da ricercare già già si dà è già Gestellevento d’essere ontologico è Gestellstringx. Gestellstringhole gestell è già Stringholex già Gestell GestellstringhOle Gestell si dà giacché in sé è sempre già è panulla d’èvento C’è’ontologia nihil Gestell Gestellevento Gestell è in sé già evento del Gestell.
Gestellx è più dell’essere dell’esserne GestellNihil ultimeventodell’essere Nihil del nihilGestelldell’essere gettanza dell’essere l’essere è evenienza della verità dell’essere si è già Gestell dell’essereGestell. Gestelldell’essere’Evento è l’essere del Gestell è l’essere’esserne l’essere è esserne l’esserci l’essere in pericolo.
L’essere crea dall’Essere l’evento estasiGestelldell’essere dall’esserne
Già l’esservi dell’essere dell’evento là l’«essere»vuota’«ultimo evento»da essere si è già estatica Gestelldell’evento“fine della storia”dell’esserci la fine è già nell’inizio mondeggia in sé mondeggia Gestelldell’evento là si dà “si” perché si dà«l’esserci dell’evento dell’essere».
È estatica dell’esserci EsserNé EsserCi là’estaticità È vi è evento là dell’esserci EssereLà già Essere là dell’Esserci già Gettanza l’Esserci è eventux l’Esserci dell’Esservi è’“in sé Gestell”“”là dell’esserci Esseredell’Esserci il pericolo è l’essere Gestell. Gestell è estatica dell’esserci per esserespaziotempora là dell’essere in sé giacché vuoto c’è di più vuoto dell’esserevento dell’essere.
La storia dell’essere Gestell dell’essere dell’esserci è Gestell è l’esserevento giacché GeStell è da sé l’essere L’esservi
È Gestell Gestellx è l’esservi vi è già GestellEvento Gestell dell’esserci“evento della storia dell’essere è già sempre’evento.
L’evento è dell’essere estatica dell’esserci” l’evento è’essere nella radura è già decadenza dell’essere nell’evento dal nulla dell’esserNé.
L’essere è Gestell è fine della metafisica già sempre consente «L’essere in sé»si dà la verità dell’essere dall’essere dell’eventoAbgrund si dà la fine della metafisica si dà l’esservi si dà catastrofe È Là dell’essere«nulla»È’esserci là esserci perché l’esserci dell’essere’esserci è storia dell’essereGESTELLEvento estasixdell’essere dell’eventità là l’ultimo èvento del Gestell:
Panulla«essere»in sé Nihil là«“C’è crea l’ultimo evento si dà va da sé Là dell’eventità si dà c’è spaziotempo«È»“essere” eventua in sé Gestelldell’EssereGestell.
Gestell in sé è l’Essere Nell’evento dell’Essere spazio del Gestell Gestellevento
Già si è vi è evento del Gestell Gestellgründ dà Gestell È ultima filogosofia la fine della filosofia. Gestell già metaGestell dell’Essere già oltre la metafisica è già di per sé già physix Physix del Gestell“c’è”
Si dà in sé dell’Essere Gestell di sé Gestell già c’è“essere”al di là già dell’esserci—c’è—Gestell è già esserci in sé È l’eventux

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“esserci più in là”

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“ereignis……………………………”

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“il male non è più banale”

La questione dell’evento nella filosofia contemporanea

Aracne 2013. Il volume rende conto, attraverso lo studio di cinque autori – Bergson, Whitehead, Heidegger, Deleuze, Derrida –, rispettivamente trattati da Rocco Ronchi, Luca Vanzago, Roberto Terzi, Federico Leoni e Giorgio Bertolotti, della centralità che il pensiero dell’evento ha avuto negli sviluppi della filosofia contemporanea. Al di là delle divergenze, anche molto profonde, tra le varie prospettive con cui il tema è stato affrontato.

Sorgente: La questione dell’evento nella filosofia contemporanea

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L’ESTASI DEL NULLA
Le ossa di questo cielo, scheletri senza ombra
Si sbriciolano nel tempo delle ninfee
Delle acque in cui affonda
Un’altra luce, un altro frutto
Come un dio del nulla
Vincitore al giudizio degli astri
Caduti in disgrazia.
Lontano, oltre le passioni
La paura diventa felicità quando la mancata parola
Non può più tradire i confini della neve
E gli sconosciuti segni sulla guancia dell’istante
Nascono cicatrici e il grido
E’ sentito come un ricordo.
Questo Nulla
Crea
L’essere.
Dall’aldilà del tempo.
È ESISTE c’è c’è Esiste dallo spazio.
Lei c’è tempo.
Dov’è che parta quando l’aurora è sparita
Con la lacrima del sonno del bambino
Sotto i colonnati del buio.
Non c’è più il miracolo a chi servirebbe?
Forse a una nave pazza
Che galleggia nelle ombre della tempesta
Fra monti e alberi stupiti
Verso l’oceano dall’occhio
Di Noè.
ZERO DINAMICO
“A niente riduce la morte
l’oscura cifra della vita”
(Mihai Eminescu)
Esiste un’autorità del buio,
Ed anche una del presente provocatore
Di tempeste e di fulmini indecenti.
Un santuario profanato dal sussurro
E dalle parole prive di misteri.
Si rovina con ogni chiamata del sangue
Quando un tipo di volti si vende nel sorriso dell’altro
Sia questo buio un inizio,
Un paese con aridi istanti,
Sempre pronto a notare
Lo stesso desiderio della carne
Per l’eternità del vento.
E un niente sta domandando il tremolio
Del ginocchio della neve, accessibile
Solo alle prime meraviglie
Mentre in specchi larghi quanto il cielo
Ombre avverse cercano riposo
Questo niente – i semi del mare
E della pietra che desidera volare
Verso il nido dagli occhi dell’arcobaleno –
Si trasforma in grandi forme, quasi cieche,
Corre verso la gloria dell’alba.
Si sente una voce priva di speranza
Radici di luce si slanciano verso uccelli appena Conosciuti
Con le ali che crescono dalla pioggia delle lagrime Irrispettose,
Ecco, è arrivata l’ora delle coincidenze
Ed anche quella delle mute domande,
Quanto tempo le pareti si rovinano negli specchi
Dell’azzurro rapace…
Quasi uno zero dinamico.
A– CRONOS
Il primo seme e la foglia ancora caos
E il grido dal tempo senza futuro
Diventano guide nell’agitazione del mare
E della fragile perla convulsa.
Perché crollano le arcate dello spazio
E suoni lunghi e incompresi annunciano
Il bambino-luce e l’uccello di pietra
Il volo verso le parole che tremano e sognano
Il sorriso dell’arcobaleno errante
Fra le coorti degli specchi affamati di eternità.
Alle ombre crescono deboli braccia
La carne desidera il primo sonno
Con chi potresti associarti contro la luce
E contro i cani della rugiada innocente
Come potresti impedire la foglia
Di non diventare bosco
Per rimanere un caos germogliato.
E’ un tormento quest’aria calda del silenzio
Invece di parole gli sguardi trasformano il pensiero
In straripamenti di nere acque
Sulla guancia dell’uomo
Meravigliato che diventa tanto presto
Mistero.
DOMENICA PARIGINA
Musiche di Grieg: sempre più stridenti
Nella stanza con pareti aggressive,
Mentre compatta e strana,
La pioggia
Sfolgora questo gennaio
Di nebbia e vento.
Non posso spiegarmi,
La solitudine falsifica la verità,
Mentre i nervi affamati
Ci tormentano
In un’agitazione rivoltante.
Lasciate i nemici credere
Che io sia felice.
Che è una specie di benedizione essere quà.
Non può passare la mia fantasia
Oltre la finestra della stanza.
Potrei trovare un inganno
Per comunicare con quelli che passano
Sui marciapiedi
Allontanare il patibolo della domenica
Anonima.
Piove senza riposo.
Le pareti mi circondano
Accorciando lo spazio che ho ancora,
Pareti nemiche e affamate
Nella mia domenica parigina.
LA RETORICA DELLO SPECCHIO
Chi può essere quello che mi guarda
Dalla carne dell’infedele specchio
Un volto assente all’appello dei secondi
In guerra con il sangue proscritto.
Ho indossato gli abiti dell’altro
Senza nome e senza feste
Con documenti falsi
Mendicando per ricevere un’altra anima
O almeno per capire la magnificenza della meraviglia
E la rugiada delle rose e il cane dal cervello
Che grida la domanda: Chi sono?
Tremando si sciolgono gli occhi nell’acqua dello Specchio
Una musica spenta sembra un pianto di bambino
E quanto solenne sembra
La lacrima tradita dallo scoppio.
LA GRANDE SVEGLIATA
Com’è pesante l’ala
Ed eccessivamente grande
Per questo volo, forse, il più lungo
Verso la gioia dei misteri compiuti.
Sopra i burroni di madreperla
Crollano ponti e ombre incatenate
E le ferite diventano fiori
All’albero della nave che ci porterà
Alla riva della notte senza riposo.
Pesante è l’ala
Sul corpo di rugiada e di parole ancora non dette
Alla grande Svegliata quando devi dimenticare tutto
Per diventare l’inizio del Supremo Effimero.
HOMO FESTINAS IN MONTEM AMBULAT
“L’uomo, affrettandosi, va verso la montagna”
Con gli occhi su un invisibile punto
Dove si dissolve l’ombra
Suggerendo l’orizzonte che seppellisce la preda
Una libertà simile diventa la partenza
Quando l’istante ti getta nel vuoto
Fertilizzando silenzi ancora non intesi.
Nessuno ti aspetta,
Un’aria pesante colpisce le guance
Con i cristalli del dubbio intero
L’eco, solo l’eco
Ti riconosce ancora il grido…
“Oh, mia gioia, com’è bene che mi hai ritrovato”!
DETTAGLIO COLPEVOLE
Nel mio corpo c’è un intruso
L’immagine decorre sempre verso i ciechi
Che vendono lunette nei mercati deserti
Cerco quelle mani che mi appartengono
E gli occhi che vedono dentro il mite dolore
Simile al pugnale nell’arcobaleno apparso troppo Presto
L’inferno e il paradiso crocifiggono questa carne
Al pranzo di gala degli angeli
Desiderando sempre rimanere
Nelle icone immacolate.
Divento un dettaglio colpevole
E nel secondo frantumato sul petto dell’illusione
Son quasi contento che se mi affido a Te
Mi riconoscerai – sentenza dolce nel cambio
Della perdita del nome.
IL DOLORE COME UN RICORDO
Mi sarebbe piaciuto stendere un ponte
Fra le grida e le parole
Degli innamorati che accendono luci nelle cattedrali
Della neve.
Ma le parole diventano ombre
Aspettando invano un segno di conciliazione,
Il discorso non nasce più il mistero
E la decadenza degli specchi
Nelle tue pupille dilatate, la tela di ragno
Si sente protetta, perché il tempo delle meraviglie
E’ diventato una stagione ironica
Credevo il dolore
Sarebbe stato un ricordo
Riposo fra due gridi
Sembra però che nella parete del cuore
Il chiodo germogli invano
E il corpo è una sillaba addolorata
Sempre più debole.
HANNO VINTO…
Le sciarpe della capitolazione, profanate
Giacciono nel fango.
La festa continua, il vino è buono,
Ubriachi, si sono presi in una danza
Finora sconosciuta.
Sono loro i vincitori, hanno vinto, i visi
Sono segnati dalla stanchezza
E da una strana tristezza.
La danza continua…
Hanno vinto …
LA SCIARPA DELL’ILLUSIONE
Bendati gli occhi con la sciarpa dell’illusione
Tento di vedere anche oltre la vista
Forse lo scintillio della scure
Che si abbatte contro l’ombra delle campane
Annunciando un altro tradimento
Perché il grido diventi
Sussurro d’amore
In questi tempi tanto affrettati
Quando si giudica tutto in contumacia.
Al margine infedele dello sguardo
La pioggia dei pensieri si scatena con violenza
Solo lei, la sciarpa dell’illusione
Come un’alta vista sulle parole
Chiama aiuto.
GLI ERRORI DELLE FARFALLE INGENUE
E forse ti ricordi
Come correva il sole
Sul tuo corpo di schiuma, mistero poco chiaro
Nato dai tuoi occhi profondi.
Ti circondava sempre un canto
La litania degli angeli innamorati
Era come una brezza sulla tua carne
Non spiegata dalle parole.
I più grandi regali ci vengono
Per la pazzia,
Qualche volta anche Dio perde la misura –
E allora ti sei fatta viva tu,
Quasi divina, quasi musa,
In quell’estate triste e allegra,
Quando le ingenue farfalle si erano disperse
Per sempre.
E io, nel tuo abbraccio
Avevo perso il nome.
LA STESSA
La torre Eiffel ci guarda con superbia
Antica e giovani ancora noi
Solo il cielo è rimasto lo stesso.
PIOPPO PELLEGRINO
Mi minaccia la presenza
Di alzare le mani, di consegnarmi.
Chi sei ?
Metà essere,
Metà divinità pagana.
Rimani così, timorosa,
Come un pioppo pellegrino nel deserto.
FIOCCO CHE TRAVERSA L’INFINITO
Siamo nel passato. Mi hai stretto gli occhi
In cui ti rispecchiavi dicendo
Di vedermi piantando un albero
Con uccelli
E la tua mano che fonde la luce.
Pesanti sono ora sguardo e lacrima
Cancellati dall’assenza
Mentre la carne si è trasformata
In lancia che sboccia nel silenzio del tempo
Così putrido.
Oggi sei come un fiocco felice
Che attraversa l’infinito
Mentre io – il freddo che ti protegge
Dal sonno che trema nella struggente fiamma.
OMBRA DELLA MEMORIA
L’uccello morto accanto al lago
E proprio la stella della solitudine precipitata
Quando stanotte la lunga veglia ha promesso
Miracolo e canto d’argento.
L’uccello nero ha le ali d’erba
E porta nel becco il mio cuore
O forse il fantasma venuto
Dall’interno del buio
Al grande incontro.
Là, accanto al lago senza rive,
Mi sono svegliato nell’ombra
Dell’uccello del sogno.
L’ELEGIA DEL SILENZIO
E arrugginito lo specchio aspettando
Un volto sulla propria misura
Il suo silenzio mi troverà stanco
Quando devastato dal fulmine griderò:
– Il buio !…
E un’ombra bianca ci annuncerà
Che specchi immensi vengono verso di noi
In coorti che intorbidiscono le acque
E le fredde età dello sguardo.
A chi domandare, chiedere l’aiuto a chi ?
Forse al silenzio che sussurra
Che verranno tempi difficili per il corpo
E per il nostro volto
Come un caldo ricco che bacia agonicamente
Lo specchio come campo di grano
Devastato da affamati uccelli.
LA GRAMMATICA DEL CASO
Non ti ho chiesto che prezzo ha avuto
Il caso che ti ha ferito
Nemmeno l’aria che ti soffoca
Con ogni parola
Parla il volto
In attesa e l’alfabeto
Fatto da venditori che sanno
Chiarificare i suoni del sonno mattutino
E la voce sognante nel silenzio dell’ inverno
Racconta
Perché le parole sbagliano
E si chiudono nella solitudine
I sogni che rifiutano le statue di ombra
Non ti ho chiesto mai
Perché il caso ha fatto che tu sentissi
Il grido della grotta dopo la luce?
COME UNA STELLA DI GUARDIA
Sei venuta da tanto lontano.
Concedimi di invocare il vento
Che ti ha reso fertile la speranza
O implorare il cielo per curarti
Gli occhi azzurri accesi dalle freccie
Dell’alba.
Mi dici che c’è ancora una cosa
Così pura che deve restare
Come un luogo di fiducia
Senza bugie e rimorsi
In cui il gesto rimanga stupefatto
In un’attesa che doni affidamento.
Una specie di arcobaleno ha reso tutta la vita
Sulla fronte del dio nascosto in cuori sconosciuti.
Temo che da tutte queste cose
Resti soltanto la lacrima
E tu, venuta da tanto lontano,
Come una stella di guardia.
DA UN AVVENIMENTO ALL’ALTRO
Circondati da tanti idoli
Tutto poteva essere diverso
E l’occhio
Nascosto in altri occhi
Inganna in eterno e seduce.
Ancora abbracciamo ombre più perfide
Dell’ombra più grande
Senza sapere
Che cosa possa nascere
Dal grido
Gelato in un selvaggio desiderio.
Ecco, non è ancora sparita la speranza
In aria si deve disegnare un uccello
Con ali aperte al giorno di domani
Un solo tempo fertile, soltanto lui, adesso
Quando le statue passano da un avvenimento
All’altro.
POEMA VERTICALE
Sogno un poema verticale
Il cui linguaggio sia l’orizzonte semplice
Albero di luce e sogno di ritorno
Scala verso specchi sfigurati dalla verità
O memoria della superficie troppo calma
Forse così potrò contemplare la speranza
Fecondata in cielo
E il volto multiplo nelle statue delle nuvole.
MONOLOGO IN CERCHIO
Vorrei rifugiarmi nel buio
Dal freddo delle idee che rischiano d’uccidere
Il miracolo dell’alba e della lacrima innocente.
E come faccio
A non svegliare il fruscio dell’istante
O le frecce velenose del dubbio
Se potessi correrei
Dietro un’ombra, prenderla come sostegno
Ma ogni volta nel fedele cerchio
Divento un mobile punto
Che misura con passi d’aria l’arcobaleno
Che resta sulla fronte e sui ricordi.
IL TEMPO DELLA PIOGGIA
Non ho le parole dovute
Per maledire quel tempo della pioggia
Venuto all’improvviso.
Giovani innamorati passeggiavano
Come niente fosse successo.
Nel caffé traditore
Aspetto ancora la donna amata
Per andar altrove, per le strade.
È possibile che lei ci arrivi,
Ma non mi riconoscerà più.
Mai più.
DIALOGO CON NESSUNO
Di nuovo ti chiedo se si può vivere confusamente,
All’improvviso, senza destino e giorni belli
So che mi senti, perché non rispondi?
Mi dico che il tuo silenzio è un segno che mi allontana
Sempre di più da me stesso
Stai immobile, con occhi fissi, inespressivi
Quasi semitrasparente
(Credo di non sbagliare se ti immagino così)
E sulla neve dei pensieri i fuochi si accendono
Come tanti occhi immensi, pianti per sempre
Cercando un nome per una voce sconosciuta
Tacere significa qualche volta un’altra lingua
Che scateni la sofferenza
Quasi un dialogo con Nessuno
Ma specialmente con te.
FELICITA CON PIEDI D’ARGILLA
L’aria ha preso il colore dei giovani germogli
Dal bosco dei sogni compiuti
Senza ombre, adesso,
Strade miracolose portano verso il cuore
La pioggia d’estate
Mentre gli angeli dell’arcobaleno giocano
Fra le nuvole scacciate
Dagli occhi del girasole.
Domani tutto sarà un’alchimia segreta
Dell’istante tradito
Dalla felicità con piedi di argilla –
Ombra senza futuro,
Quasi sonnambula.
CUEVAS DEL DACH
Una goccia d’acqua affronta il tempo pietrificato
In silenzi e istanti lunghi quanto millenni.
Nella pancia del monte c’è un silenzio strano
Vinto
Dalla luce degli occhi dilatati dalla meraviglia.
Stalattite straniera come lingue di diavoli
Seducono
Le vergini di calcare e le ombre pietrificate.
Miracolo compiuto
Quando nel lago senza rive galleggiano navi di pietra
O di sale
E un’orchestra riempie l’udito
Con melodie d’un paradiso sconosciuto,
E noi, per l’istante
Folgorati da meraviglia
Abbiamo perso i nomi.
MAESTRO ANONIMO
Mattina di marzo
Una splendente ragazza in bicicletta
Pedala lungosenna.
I raggi del sole
Le accarezzano il viso giovanile:
Primavera di un maestro anonimo…
LA LACRIMA DI BELLADONNA
All’estremità della strada, oltre l’arcobaleno
Impossibili segni
Vibrano in immagini sfocate
Un linguaggio che si moltiplica in emozionanti frutti
Dove arriveremo con le nostre domande
Con la fusione delle consonanti stringendo i denti
Verso l’inizio in cui il pianto
E’ un dialogo con l’eternità
E il sogno una negazione con due capi
Non c’è più bisogno che ricorriamo alle parole
Solo la luce tramutata in una sintassi
Del senso e del respiro tra i punti
L’uccello diventerà una specie di pietra volante
Con troppe ali, sprezzando lo spazio
E le dogane del cielo.
Fra tante tentazioni e disillusioni
L’unica salvezza che ci resterà
È la lacrima di belladonna
Che ci salverà dall’inganno.
LA PALLOTTOLA DELLA CONDANNA
La felicità d’oggi fa parte
Della sofferenza di domani
Quando l’aria diventerà stigmata
Sull’occhio ritornato verso sé
Nella ricerca dell’immagine che illumini il ricordo.
La sofferenza d’oggi diventerà domani
Miracolo sulle acque della luna
E alle spalle cresceranno ali
Per il volo oltre l’ombra
Quale istante colpirà la pallottola della condanna
E l’ammazzerà nel grido dell’alba?
Quello della sofferenza?
Quello della felicità?
L’ORLO DELLE MASCHERE
Sono un’ombra che si contempla
Negli occhi degli altri – specchio di neve
Ritenendomi l’immagine sterile
Secondo l’interesse.
Per questo mi metto sulla faccia maschera dopo Maschera
Per ricuperarmi dal tempo che lascia
Segni invisibili sulla carne del naufragio
Delle tenebre quotidiane.
Come un inizio del mondo
Sento il mio sangue – tigre che morde affamata
E selvaggia dal tempo insufficiente,
Quasi inabile nella disputa infedele
Con i sogni che non hanno più pazienza.
Mai ho sentito l’orlo delle maschere
Ferita dal volto perfido
Forse esitano, mi dicevo una volta
E di sicuro, ora, le mie maschere
Non mi sopportano più, cercano un altro
E per questo non mi danno più retta.
Ma chi seguirà ?
PENSIERI ROTTI
Un fiore chiede all’altro:
“Cosa hai fatto ieri?”
“Mi sono lasciato sedurre dal sole”
*
“Che cosa fai dalla mattina alla sera?”
“Mi sopporto”, risponde il Poeta.
*
Sento che amo
Ma so che l’amore non esiste.
*
L’ora della chiusura è suonata
Nei giardini dell’amore.
*
Dammi, o Dio, un cuore
Che ascolti anche me!
UN ALTRO UNIVERSO, UN’ALTRA ESISTENZA
Non il tempo, ma l’amore condanna
Alla scomposizione,
L’albero sacro è adesso putrido,
Feretro per i sogni e gli istanti belli di una volta,
Legno secco è il corpo oggi,
La carne eredita la puzza
Delle giovani carogne – pensieri che una volta
Facevano gli dei diventare schiavi.
Al pranzo festivo dell’ amore le parole chiamavano
L’infelicità, stanche di ciò che sarebbe successo.
Abbiamo ingannato il cielo e la compagnia del Bene.
Siamo corsi troppo, nudi e muti
Verso il falso miracolo – eternità di nebbia
E cosa ci è rimasto ?
Il tempo ci ha presi facilmente
Nel suo delirio sereno. Corriamo, corriamo…
Non abbiamo fatto alcun patto con la vita,
Nessuna convenzione con la morte –
È solo una specie di inizio e di fine
Degli istanti traditori, abisso che
Ti assorbisce sdolcinature
Nel nome dell’agonia finale.
Cosa dovremmo fare?
Dacci, o Dio, un altro universo
E un’altra esistenza
Per opporci a Te
Con amore e senza vergogna.
RICONOSCIMENTO
Uscire da sé – una specie
Di urlo
Quando la primavera diffamatrice non ti riconosce più
Diventando una caccia con il freddo contagioso,
Con il tradimento che si è attaccato selvaggio
Alle labbra che hanno dimenticato da tanto tempo
Il bacio che brucia.
So tante cose:
Ho imparato a memoria la danza della tempesta
E l’odore lasciato
Dalle bestie di guardia
Però nessuno può strappare
Lo sperone del dubbio
E l’acrobazia del pensiero
Sull’orlo del silenzio e della pena
Uscire da sé
E senza ritorno
Con gridi e ricordi
Quando i cani affabili sapranno strappare
L’osso più dolce della paura.
Ahi, no, ho appena insegnato alla solitudine
Come riconoscermi.
IL DOMATORE DI SERPENTI
Si ferma ad ogni casa
Le bacia la soglia e sveglia il serpente
Che sogna bianchi uccelli con ali aperte
Alla primavera.
Questo gioco l’ha imparato da molto.
L’aveva saputo da bambino quando i segni
Della cenere imploravamo aiuto
E la gente invocava la pioggia
Per spegnere il fuoco della luce.
Sia questo silenzio l’inizio
Della mattina con solitudini scacciate,
Per l’orgoglio ucciso?
Escono serpenti da dovunque,
Dall’anima e dai sussuri d’amore
Con sussurri segreti e con gioia selvaggia
Ma la tua voce li doma
Con suoni d’arpa misteriosa, mai vista.
Quando il domatore di serpenti mi chiamerà per nome
La memoria starà di guardia
Con il coltello dell’istante
Che mi vorrebbe uccidere.
CLESSIDRA
Corre la sabbia, corre
L’uomo si trova fra la sete e il grido
Nel deserto che rimarrà
Senza risposta.
Si può parlare di una nascita nel silenzio nuovamente
Incarnato
Il dolore chiama in aiuto gli ospedali della neve
Aspetti una mano, una parola, un veleno
Una notte ignorata dal profumo delle labbra
Una stagione di vocali in cui creda
Come in un amante genitore.
Corre la sabbia, corre
Piano fra il cielo e la terra
Ahi, il dissolvimento, il dolce passaggio
Come un bacio bugiardo sulla bocca
Del Niente.
SUL MOTIVO DEL LABIRINTO
La luce impotente mi ha accompagnato
Fino alla soglia della tentazione
Poi, da solo, con segni silenziosi in mano
Mi dico che gli occhi sono diventati
Superflui
Che qualche volta il buio è molto più profondo
Che molle e sapiente è l’alba che attraversa la memoria
Cosa fa con tanta vista
Quando l’orizzonte è così vicino,
Popolato da chimere sfidanti
Appena intravedi un’ombra diritta
Come un segno esclamativo
E ti chiedi se per caso
Gli occhi non sono troppo stanchi o bugiardi
Con le mani allungate, per il buio pesto,
Nella ricerca dell’infinitoCrea SPAZIOeterno ritorno dell’evento del nulla…nihilx….
cos’è che dà il nulla e l´arte” di G……..
cos’è che dà il nulla e l´arte”…….. parole della poetessa “c´è nei loro versi una forza evocativa ” Serendipity di grande interesse: “L´epistemica, il nulla e l´arte” , G. P. La morte non è niente / G. P. Di Monderose………..: La morte non è niente / G. P. Di MonderoseLa morte non è niente Ontology Ontologies Ontology Engineering ontopology Research…….

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5 giorni fa
gpdimonderose
BOZZATitolo: BLADEAXCollana: ontologyAutore: giax gpdimonderose Ultima modifica: ‎11‎/‎11‎/‎2015Categoria: Fantascienza / Aggettivo: Misteromodifica la storiavisualizza la storiaelimina la storiaIn valutazioneTitolo: ESSERMENECollana: ontologyAutore: giax gpdimonderoseData pubblicazione: ‎29‎/‎10‎/‎2015 Categoria: Fantascienza / Aggettivo: Misterorichiedi la modificavisualizza la storiaIn valutazioneTitolo: ESSERMICollana: ontologyAutore: giax gpdimonderoseData pubblicazione: ‎28‎/‎10‎/‎2015 Categoria: Narrativa / Aggettivo: Misterorichiedi la modificavisualizza la storiaIn valutazioneTitolo: NIHILESTSINESSECollana: ontologyAutore: giax gpdimonderoseData pubblicazione: ‎02‎/‎11‎/‎2015

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3 giorni fa
giacintopia
L’estasi EVENTO s’è crea nell’estasix già in sé l’EVENTO dà estasi Già crea––– Creatrix’ estasix –– già in sé–––È già––estasi––––É l’in-sé è l’in sé“estasi“”del tempo––––––vi è Vi è EstaSi “alla ricerca dell’EsTASI d’esserci

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3 giorni fa
gpdimonderose
opera-d’arte-nel-mondo-per-la-morte.. kaosmos o nel campo morfogenico della physis dell’interessere o dell’interesserci animato dell’opera d’arte. Il sentiero, il meta-odos, il metodo, il seynweg che condurrà l’ontologia dell’opera d’arte verso la radura, sgombra, libera dalle scorie della volontà di potenza come opera dell’arte o della tecnè dell’imperativo categorico dell’epistemica tecnica vittima del pensiero calcolante, clonante, simulante, imitante, mimetico, quale mimesis dell’arte; ma anche oltre la classica decostruzione ermeneutica dell’ontologia storica privilegiante l’essere inanimato dell’arte o il superente ontoteologico, per abitare il vuoto ontologico là …….

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2 giorni fa
giacintopia

l’ultima mondanità del mondo metafisico è l’essenza del nulla lo skemax del nulla è l’essenza della metafisica della mondità che mondeggia sulla krisix della metafisica…è la fine… è il fine della metafisica nel nulla che mondeggia nella mondanità che nulleggia…kreatrix-ergox-sumx…

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5 giorni fa
elisa albano
Ci provero’,perche’e’cio’che ho sempre sognato di fare.
E come si dice:non e’mai troppo tardi,vero?!?

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5 giorni fa
gpdimonderose
kantx….t-y…..

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6 giorni fa
Giovanni Lossi
Voglio provare anch’io , sintesi epistemologica, derivate suggestive, abbandono alle vertigini, per far riaffiorare etimologie inconsce, sedimentazioni stratificate destrutturate, elisir di sapienza filtrati da partigiane latenze, solidificazioni oniriche qualgliate in istanze vibranti, solidarietà e rimebranze, diluite in fusioni e colate di magmatica memoria, caldi esoterici impiastri a consolare struggimenti dell’anima………… nihil, nulla, planare o precipitare in substrati di permeabile inconsistenza,,,,, bla bla bla…… bla bla……..questo è il ballo del quacqua………..regressioni senili all’ancestrale integrita e innocenza puerile, e ppiu epiiuuu viaggiare a ritroso fino alle origini, alla intonsa e magnifica inconsapevolezza di se, paradossale acquisizione di nuove affinità e pulsioni univoche in coerenza del tutto……….vuoto assoluto in scatole craniche inerti, conservate in ambienti sterili ed integri in assenza di recenti instabili, e catalizzatori esausti in innumerevoli interventi empirici……..uff…. gulp……….aita…. au secour, help me, visioni di lucida appagante vertigine, adrenalinica persistenza e iperattivismo funzionale, in miraggi di abbagliante stupore………….augh……..

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5 giorni fa
gpdimonderose
è l’eterno ritorno dell’evento sublime del nulla…nihilx….

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6 giorni fa
gpdimonderose
la metafisika del nulla o la metafisika dell’anima o dell’eterno o del tempo……sortitezza…sortitenza…sortitezzax dal nihilx…dal nulla… dall’oblio dell’essere…sortitezza…sortitenza…sortitezzax dall’oblio dell’essere…
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7 giorni fa
Giovanni Lossi
ho gradito la citazione da blade runner, un classico di tutti i tempi nel suo genere,……..ho visto cose al largo dei sentieri di ORIONE , in fiamme che voi umani neanche immaginate….. ma ti consiglio se vuoi o puoi di sviluppare capacita di sintesi,,,,,,,,, è un ottima palestra di scrittura ed obbliga a misurarsi con il resto del mondo……

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6 giorni fa
gpdimonderose
la sintesi è metafisika kantiana….non tutti siamo kantiani..kant ke ti pass…

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6 giorni fa
gpdimonderose
la metafisica della ragione non pensa…ratiouxiax…improblematika della metafisica che non pensa…non interpreta…l’essere…non crea…è creata…la ragione creata-creatrice crea la ragione metafisica…la metafisica del nihilx…la metafisica della katastrofe…la metafisica è il nihilismo…il nihilismo è la metafisica del metanihil…il metanihilx della fine della metafisica…il nulla dell’essere…enigmax……

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7 giorni fa
gpdimonderose

del-pensiero. Heidegger: l’esserevento- mal’essere è Nihil, spazialità del male nella metafisica, nel pensiero. Evento del male quale ontologox del malesserci Heideggerx svela l’evento-dell’essere o filogosofiax del malevento: è evento del mal’esserci, l’esserEvento è mal’essere.
Heidegger è evento di Heideggerx in EsserevenTempora malessere Heideggerxskemale del malesserevento è Malevento del nulla“evento-dell’essere, malesserci dell’essere. AriSTOPIA
Plex’esservento ontologox dell’eventessere è Evento mal’essere dell’eventO l’essere dell’eventesserci. Event’essere mal’essere mal’evento malevento della“metafisica”. L’eventessere”della “metafisica”. La metafisica è mal’essere dell’eventopia, è ontologox essereventopia mal’eventessere. Heideggerx: eventopia dell’essere. L’eventopia del mal’essere mal’esserci malatempora––mala metafisica dell’eventopia mal’essere metafisica è mal’esserci dell’essere eventopia dell’esserci mal’essere. L’essere––eventopia
«dimenticanza dell’essere filogosofia del mal’esserci», la metafisica è mal’essere.«È»mal’esserci metafisica mal’essere: è mal’essere dell’eventopia. L’eventopia. L’essere svelatezza dell’eventopia dell’esserci: essere l’eventopia malessere, mal’esserci è la storia della metafisica.
Heidegger pensa l’essereventopia event’essere dell’esserci mal’essere metafisica.
O l’essere è la metafisica del ni-ente della metafisica del mal’essere AriSTOPIA
«È la metafisica’eventessere l’essere dell’eventopia Mal’essere mal’essereventopia. La metafisica mal’essere Nulla metafisica problemale, problemale è mala-metafisica eventopia metafisica. L’essere eventopia malessere’ontologox eventopia Heideggerx lì mal’esserci mal’essere è mal’esserci –essere eventopiapokatastasix mal’esserci mal’essere essereventoPia-Heidegger mala-metafisica:mal’essereventopia. È mal’esserevenTopia è AriSTOPIA problemale’essereventopia in-pensata tale è da-pensare, dimenticanza. La dimenticanza è da pensare è l’eVentopia Heidegger-pensiero-eventopia mal’essereventopia’essereventopia ontologox superamento della metafisicA nel pensiero:mal’essereventopia.
È pensiero del superamento della metafisica-malametafisica, Platonx-Nietzsx, mal’essereventonto-teo-logox della metafisica mala-storia-della-metafisica è impensata: malessereventopia mal’idea metafisica mal’essereventopia essere-stabileventOpia’essere del Gestell, l’eventopia mal’essere –metafisica!
Male è” metafisico’evento dell’essere– in sé–logox-metafisico–pensiero misterx è l’essereventopiA Heideggerx«’soggiorna»Sul mal’essereventopia, Heidegger-Malesserci? Vuotopia-metafisica––malametafisica è sia da pensare:c’è da pensare filogosofia del male della filogosofia della metafisica – oltre la metafisica-malametafisica– è metafisica del fondamento Gestellx’abisso(Abgrundx)maleventopia essereventopia Evento malametafisica è mal’essere del pensiero –oblio dell’essere’abbandono misterx dell’essere –mal’essere già’Essere senza’essente misterx dell’essereventopia è
«metafisica-della-scienza –che non pensa. Heidegger’Essere dell’esserci si manifestasi ontologox».
È pensare nulla misterx Eventopia dell’’essereventopia dell’essere filogosofia–malametafisica–al di là eventopia dell’essere filogosofia–malametafisica –spaziotempo pensiero di Heidegger problemaleMetaphysikarkia HeideggerxistPhilogosophialetheia disvelamentopia dell’esserevEntopia Heidegger poetico’evento dell’essere problemale. È storia dell’essereventopia Heidegger malametafisicafilogosofia? È filogosofia di Heidegger? è superamento della metafisicasuperfilogosofia pensiero–Heideggerx aristopia(logox della metafisica filogosofia Malè’) è “filogosofia” Assolutopia! È Heidegger–
«è temporarkia filogosofia aristopia. Null’aristopia filogosofia del
Male filogosofia Malè È misterx pensiero dell’essereventopia pensiero del mal’essere. Male nello spazio aristopia poetica abita, è eventopia poetante, pensiero filogosofico: il pensiero poetante filogosofiax aristopia della filogosofia, aristopiax della filogosofia poetica è Heidegger-aristopia “ è lo spazio, l’aristopia è l’essere è esserevento diradante-dell’essere aristopia che svela l’essere poesia–aristopia’esserevento poesia-pensiero essere“pensiero poetante”del pensiero”. È assolutopia–“ filogosofia””’poesiaEvento è –aristopia–la filogosofia-poesia. Evento “aristopia” –«Diradanza da pensare. Diradanzaristopia».
Pensiero-poesia-Heideggerx l’essere-“aristopia”.
È la poesia-pensiero dell’essere“aristopia” poetante filogosofia poesia che ‘abita’“aristopia” è poesia filogosofia:C’è spazio filogosofia: filogosofia oltremetafisica vi è filogosofia oltre la metafisica –o il pensiero dell’essere“aristopia”poesia,È “aristopia” È filogosofia. Heidegger-“aristopia” dell’essere senza la metafisica. La filogosofia è “aristopia” impensata dalla metafisica, essere pensiero della filogosofia. La filogosofiaristopia naufraga metafisica pensiero dell’esserente. Solo la filogosofia dell’essere d’essere resilienza è “aristopia” dell’essere. Aristopia filogosofia di Martin Heideg
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7 giorni fa
gpdimonderose
http://transontologia.blog.kataweb.it/

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7 giorni fa
gpdimonderose
https://independent.academia.edu/GiacintoPdimonderose

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8 giorni fa
Giovanni Lossi
Dimmi gpdi monderose…… parliamone serenamente………. credo che esternare le proprie emozioni sia di grande aiuto!!!!…..

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7 giorni fa
gpdimonderose
g. p. di monderose….grazie….mah….serenamente….pacatamente…etc…per tutta la nostra lunghissima exsistenza….si è dissolta come neve al sole…quindi…o si com-prende…o si dis-sente…tuto il resto è nulla…nihil…ho visto cose che voi….neppure la più sulime immaginaz…bladerunner…fu dekar o rachel?…o……???

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7 giorni fa
gpdimonderose
https://independent.academia.edu/GiacintoPdimonderose https://independent.academia.edu/GiacintoPdimonderose https://independent.academia.edu/GiacintoPdimonderose

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13 giorni fa
gpdimonderose
DioPan’creatorx”crea L’ARISTOPIA EVENTO dal nulla’essere paradigmatopia’creatrix’. Essere la creatrix è CreatopiA’ESSERE: creatrix Creatopia Crea L’ARISTOPIA EVENTX ParadigmatOPiA’ESSERE dellal’EVENTO del male LEIBNIX* * * * *Leibnix L’ARISTOPIA del pensiero di Heidegger già Daseinx sito di essere C’è L’ARISTOPIA che è L’ARISTOPIA di Heidegger ontopologox di Heidegger essere-filogosofia di Heidegger ontopologox della filogosofia vi è EVENTO in Heidegger pensa la filogosofia pensa la filogosofia essere EVENTOntopologox pensa EVENTOntopologox di Heidegger è EVENTO essere ontopologiox paradigmax in Heidegger è EVENTO di Heidegger. Vi è L’ARISTOPIA-EVENTO essere ontologoxEVENTO di essere’evento”EVENTO di essere ‘ filogosofia’ dell’EVENTO. Vi è L’ARISTO-EVENTO che è EVENTO della filogosofia che pensa l’essere senza metafisika. Heideggeressere L’ARISTOPIA-EVENTO dell’essere è essere pensiero di Heidegger, perché il pensiero di Heidegger’ermeneutopia fenoumenologox’ermeneutopia fenoumenologox ontopologox è L’ARISTOPIA EVENTO di Heidegger, è evento nel pensiero filogosofico è evento di Heidegger delL’ARISTOPIA-EVENTO dell’essere, è essere già L’ARISTOPIA EVENTO è già L’ARISTOPIAEVENTO dell’essere ontopologox del pensiero filogosofico è pensiero di Heidegger, è L’ARISTOPIA-EVENTO di Heidegger ontopologox L’ARISTOPIA EVENTOpologox: Filogosofia di Heidegger è essere essere ‘sé’ è L’ARISTOPIAEVENTO’essere vi è essere in sé essere che è L’ARISTOPIA-EVENTO esserci è L’ARISTOPIAEVENTO dell’essere esserci è pensiero-‘essere’ -L’ARISTOPIA-EVENTO l’essere è nel pensiero di Heidegger è di per sé L’ARISTOPIAEVENTO dell’essere. Essere è L’ARISTOPIAEVENTO di Platopia-Heidegger di Essereventempora si è l'”essere”. L’ARISTOPIAEVENTOessere in Heidegger è di per sé L’ARISTOPIA EVENTO dell’essere è essere è essere che è essere che è essere è per essere perché Aristopia è già L’ARISTOPIA EVENTO dell’essere è filogosofia di Heidegger essere dell’essere è Aristopia’ousia’, l’essere-pensiero è essere si è L’ARISTOPIAEVENTempora l’essere tempora è già qui è L’ARISTOPIAEVENTO dell’essere è qui’EsserevenTempo’del pensiero”Essere” L’ARISTOPIA EVENTO dell’essere che è”essere” [L’ARISTOPIAEVENTO dell’essere Essereventempo, EssereVento “Che è senza metafisica”‘,]: l’essere nel pensiero’essere-esserci è EsserevenTempo che pensa paradigmatopia si crea L’ARISTOPIAEVENTO è L’ARISTOPIA EVENTO in filogosofia crea pensa’ESSERE SkEMATopIa dinamix è L’ARISTOPIAEVENTO è crea è crea pleromatopia-essere delL’ARISTOPIA EVENTO che crea crea la creazione è CreatopiA crea creatorx creaDiopaN…

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13 giorni fa
gpdimonderose
fORSE HO CAITO!!!!! meglio tardi che mai!!!!!!!!!…usi un programma di rielaborazione automatica e caotica dei testi dele risposte che ricevi, cosi le scempiaggini sono ascrivibili agli atri…….doppiamente beffati ,avendoli costretti a sparare a zero……..e mi hai fatto dire cavolate in quantità industriale……..stile ritrovamento dele teste di Modigliani a Livorno…………….Ha ha ha ha ha……….bella mossa……….ma avendo scoperto lo scherzo ,,,,l’ho anche neutralizzato e depotenziato…….oppure sto solo offrendo una sponda , chances, possibilità di visibilità suppletive…………..in ogni caso continuo perché amo interagire………
…la metafisica dell’economia è l’amnesiax existenzialex… è metafisica dell’amnesiax… è l’amnexiax dell’exxerex… è l’amnexiax dell’eventux dell’exsercix nel mondix… la metafisiksofiax della mondanix è amnexiax ontologica…
..

..
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13 giorni fa
gpdimonderose
nihil est sine esseventux….nihil est sine eventux….

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13 giorni fa
Giovanni Lossi
oppure sto solo offrendo una sponda , chances, possibilità di visibilità suppletive…………..in ogni caso continuo perché amo interagire………..

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13 giorni fa
gpdimonderose
…senz’altro…balòrditalia…#fatta-a-brandelli…#fatta-…#brandellid’italia…#brandellitalia….senzasenso…senzaverso…#senzanike di samotracia…senzatraccia…senz’altro…..
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13 giorni fa
Giovanni Lossi
fORSE HO CAITO!!!!! meglio tardi che mai!!!!!!!!!…usi un programma di rielaborazione automatica e caotica dei testi dele risposte che ricevi, cosi le scempiaggini sono ascrivibili agli atri…….doppiamente beffati ,avendoli costretti a sparare a zero……..e mi hai fatto dire cavolate in quantità industriale……..stile ritrovamento dele teste di Modigliani a Livorno…………….Ha ha ha ha ha……….bella mossa……….ma avendo scoperto lo scherzo ,,,,l’ho anche neutralizzato e depotenziato………

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13 giorni fa
gpdimonderose
la metafisika del nulla o la metafisika dell’anima o dell’eterno o del tempo……

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13 giorni fa
gpdimonderose
l’essere soggiorna poeticamente il metakaosmox…ed e subito eventux….l’esserci…ci è…enné….

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13 giorni fa
Simone Bachechi
io semplicemente penso che gpdimonderose abbia problemi di digestione!!!

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13 giorni fa
gpdimonderose
problemale….problematika del malex….penso…cogito-ergo-sum….sum ergo cogito….

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14 giorni fa
Giovanni Lossi
………a proposto………ho visto che in precedenza hai usato ,,,,,,o abusato,,,,,,,, o sprecato………o valorizzato………o evocato spesso la parola pexsuperstringhe, in solitario e in combinazione con cosmiche………….ti riferisci alla teoria fisica delle STRINGHE, con cui si cerca di definire una nuova sintesi e relazione di grandezze universali?’?????????,,,,,,,,,,,,,allora l’influenza è BIUNIVOCA, e funziona in entrambe le direzioni!!!!!!!

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13 giorni fa
gpdimonderose
plexsuperstringx….cmq…grazie per l’attenz….troppa grazia…sant’….

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14 giorni fa
Giovanni Lossi
Nell’arengo delle idee , si cercano nuove declinazioni ed estetica della parola?,,,,, inuma tutto unico con la pagina, complessivo di citazioni, reiterazioni, valore della disposizione spaziale, del riferimento e dell’interazione, anche in rapporto a soggetti terzi, cui on parte è diretto messaggio , che acquisisce nuove funzioni e significati, in fattispecie di inedita e potente pregnanza’?????………. ma che sto dicendo?………..sto interagendo e timidamente rispondendo a sollecitazioni e stimoli, lasciando in ozio la ragione, e usando esotericamente la suggestione!!!,,,,,,,,,,,oppure sono pronto per il ricovero d’urgenza in riabilitazione psichica,,,,,,,,,in ogni caso non insensibile, malleabile, contaminato, pervaso, allucinato………………. violato ed influenzato……….dunque SPERIMENTAZIONE DEL LINGUAGGIO RIUSCITA…….PUNTO E A CAPO, AVANTI IL PROSSIMO……

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13 giorni fa
gpdimonderose
ok…sumergocogito…altrimenti…si abita poeticamente il kaosmos…ed è subito sera…serà…serà…buonafortuna…

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11 giorni fa
Maria Criscuolo

poesia coatta?
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14 giorni fa
gpdimonderose

metafisica-del-malesserci o, inefficace, impossibile è malessere metafisico — che non è il «male metafisica del malesserci» di Leibniz, …metafisica del malessere … è travagliato da una inquietudine, una specie di malessere metafisico — è il «male metafisica del malessere» metafisica-del-malesserci o, inefficace, impossibile è malessere metafisico — che non è il «male metafisica del malesserci» di Leibniz, …metafisica del malessere … è travagliato da una inquietudine, una specie di malessere metafisico — è il «male metafisica del malessere»

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14 giorni fa
G.Camilla Iannacci

Molti filosofi dell’Accademia si rivolgono ai social network come Facebook, twitter: quali “luoghi” di contenuti.

A riprova che si può andare oltre le chat, le sole bellissime immagini.

il professor Adriano Fabris, ordinario di filosofia di Pisa, ne dà una testimonianza con “Twitter e la filosofia” ed.ETS
L’immaginazione ed il Pensiero tutto possono.

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14 giorni fa
gpdimonderose
‘è là già essere già dell’essere CreaEVENTUX
L’eventoDell’essereEVENTUX esserci d’essere dell’esserci-l’esserci qual è d’essere dell’essere ontologia dell’esserci ontologica dell’esserci ontologia dell’esserci dell’essere spaziotempo del sé ontology…..

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14 giorni fa
G.Camilla Iannacci
ottimo commento Giovanni Lossi: anch’io ho pensato le stesse (quasi) cose.
In fondo i testi vanno interpretati.

L’oscuro era definito un filosofo

Heidegger poi è stato tacciato di tutto.

Certo il livello è differente.
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14 giorni fa
gpdimonderose
Quelle plexsuperstringhe sono infinite khorasuperstringhe cosmiche, è la plexsuperstringa MONadeCHORDa SUblImE ad essere”accordata” in risonanza vibrante emittente in discordanza pitagorica o MONadeCHORDa SUblImE Möbiusiana, o essere PLExromatica temporale, divisibile emanazione xoralogica, è la choramonade differenziale Sublime, è la Khora curvatura o MONadeCHORDa Möbiusiana, SUblImE curva o Tetractys cosmica, movimento sismico dell ‘anima. La dissonanza Möbiusiana PLExora è il cosmo Infinito o PLExromAtica della Tetractys Divina in interagenza Demiurgica, opera della potenza divina. La Tetractys sfondo è geometrica khoramonade ontopologia numerica pitagorica, plexmonade è Mundus o MONadeCHORa SUblImE sismica nel PLExroma armonico, lì l’essere geometrico è ontopologia in movimento geometrico, o essere pitagorico pre-post-Euclideo, o geometrica MONadeCHORDa SUblImE ontopologica. Pletone-Timeo museggia l’essere in equilibrio, la Plexora è pletonicA. L’Essere lì è il tempo dell’Essere. L’anima del mondo nel tempo, o Dynamis nella MONadeCHORDa Möbiusiana SUblImE. L’essere lì è la tragedia sismica animata in interagenza: Mythopoiesis dell’essere in essere quale ontopologia dell’essere poesia. La poesia della MONadeCHORDa SUblImE al di là quale poiesis plexromatica, è poesia o khoraPoiesis, o l’essere-musica-poiesis al di là di se stessa, exstasi plexromatica sublime, ontopologia della Poiesis, plexora MONadeCHORDa SUblImE che nimfeggia l’essere filosofia della differenza, è risonanza Möbiusiana della poiesis MONadeCHORDa SUblImE, poiesis armonica Pletonica, armonia della natura sismica, armonia stellare, filosofia armonica in armonia dell’essere matematica pitagorica, o ontopologia della musica Sublime, armonica dell’essere armonia della musica sublime Pitagorica, o musica della MONadeCHORDa SUblImE plexcorda, o essere suono dei flauti, o essere l’anima armonica: l’archegete Pitagora scoprì la musica ontopologica. Pitagora il musicista ritmeggiò Sublime, l’archegete Pitagora svelò la musica cura, o melethè ontopologica. Pitagora curò l’anima con la musica pitagorica, Pitagora incantò La musica di Pitagora, terapeutica dell’anima, Pitagora museggiò le melodie nell’anima, è Pitagora, sono i pitagorici, l’essere musica. Pletone nimfeggia la musica, lì è melodia musicale Pletonica, la musica nimfeggia nelle musiche o melodie, la musica dell’essere musica nimfeggia nell’essere la musica ontopologica, o musica che nimfeggia la musica o nulleggia LA MUSICA Sublime. Pitagora museggia le armonie Sublimi. Pitagora ritmeggia la musica delle sfere cosmiche. La MONadeCHORDa Möbiusiana SUblimE PlexROmAtIca Musicale Mundana è la teoria della musica celeste, o l’essere in armonia. Le armonie della monadechorda o delle sfere celesti armoniche della Natura sismica. Pitagora ritmeggia la celeste musica. Pitagora museggia la monadechorda o plexcorda, nimfeggia lì tesa tra il celeste e la gea-fullerenica. Pitagora museggia la sfera delle stelle, le sfera pitagorica ritmeggia il nimfeggiare plexromatico infinito, spaziale, o armonia dei suoni della sfera delle stelle Muse, lì c’è la sinfonia, è il suono sacro celeste, il sacro cantare in perfetta armonia con l’essere. Pitagora museggia la sfera celeste. Pitagora ritmeggia la plexstringa o plexcorda dell’essere nei canti sacri o suoni dell’essere, il suono celeste della Musica pitagorica è la voce eterna, il canto quale melodia divina, o anima spirale del mondo, la musica delle sfere udibile ritmeggia l’armonia animata, celeste, infinita dell’Essere musica matematica armonica. L’architettura è musica cristall-fullerenica, i templi vibrano, nel sisma oscillano, lì l’essere vibra nel suono, è accordo suonato, suona lì la MONadeCHORDa Möbiusiana SUblImE, è vibrare sismico. LA FILOSOFIA museggia la Luce del mondo, è la bellezza, svela la bellezza di per sé. E’ flusso infinito della MONadeCHORDa Möbiusiana. SUblImE flusso è il canto transcendente che svela l’essere movimento Möbiusiano, è Luce che vibra In MUSICA. La Musica Mundana ritmeggia l’armonia pitagorica. La sfera della natura sismica è armonica, la sfera armonica è armonia, la sfera armonica è la supersfera MONadeCHORDa Möbiusiana SUblImE, o sfera armonica o sfera in armonia con la luce dell’essere, o suoni che non possono essere sentiti, che non possono esserci, che non possono essere udibili. Lì nulleggia quantico, in sé vibra sismatica l’ontopologia dell’essere Divinità o essere mitologia plexromatica animata celeste. Platone-Pitagora museggia la musica divinà, ritmeggia i suoni della musica della tetractys, o natura del cosmo o sfera del mondo, o flusso Eterno dell’essere luce della divinità delle sfere cosmichE musicali, o chromatiche nella musica cromatica, ondate dell’etere luminoso musicale che vibra ogni volta che la nota violeggia, vibra nell’etere in secondi musicali, vibra in colori plexromatici, violeggia invisibile, vibra nel sisma della .

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14 giorni fa
Giovanni Lossi
….che sia un criptico Marinetti?…….oppure un epistemologo smarrito?……… una provocazione linguistica?…….. una destrutturazione lessicale?…….. un espressione di anarchica creatività od un esplosione involontaria di ipertrofico ego?……….. credo probabile anche una celata richiesta di attenzione…….. magari tutte queste cose insieme, o forse solo un tentativo di snidare l’interesse!……non voglio contemplare la possibilità del semplice vandalismo fine a se stesso!……………………..

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14 giorni fa
gpdimonderose
grazie…mihamale…mikamale….di tutto e di più….ci siamo…quasi…modo….mari…netti…c’è più poiesis nella teknè ke nella nikè…o sono sempre ontology della teknè…ah saperlo…o ah epistemè della teknè della nikè o dikè…dike di ke….qualcosa resterà aldilà del bene e del male o del nulla…nihil est sine ratio…

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16 giorni fa
gpdimonderose
diradanza dissonanza drag dry dumb-h dumb-hole dya dyadalà dyamanty dyk e88ere ecc el enth-ousyas epistemik epistemontology epy eraklyto ereignis erhabnen essente essere esseremondo estetica eventa eventeggia eventità eventuanza ewenty katastrofike image imago impensato interminatezza k k t strofè ka kallymak kalypso kam kant kata katapeiron katarsy katastrofy moebius monade monadea mondotempo moon mtheory strings superstrings matesis muse museggia museggiare musik musyk mylly mythos n nichtseyn nihil nihilstability nov now nulleggia nulleggiare nulleggiare-nella-mondità nullezze nycht nyhyl obliousia omphalos onteurgia

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17 giorni fa
Giovanni Lossi
deve essere un problema di connessioe lenta. prova di notte o cambia la postazione,,,,,,,,,anche io in passato ho avuto problemi

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11 giorni fa
Maria Criscuolo

dorme sui sogni o su un fianco
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17 giorni fa
Antonio Annunziata
Sto cercando di pubblicare l’ultimo mio romanzo, ma quando scarico il testo mi si blocca all’85% del trasferimento e non mi fa proseguire. Come mai? Mi potete aiutare? Grazie

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14 giorni fa
Luvgaar
chiedi al servizio clienti, li puoi contattare, descrivi dettagliatamente loro il problema, io ho problemi con il caricamento della versione eBook (scritto venderdì – in giornata mi risponderanno penso).
Ciao.

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17 giorni fa
mariagraziacaverni
Non dovrebbe esserci un filtro per non far passare le buffonate dei begli spiriti?
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1

18 giorni fa
gpdimonderose

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Ontologia Proustx EVENTO di ProustONtOlogox È EVENTO L’è”ontologiaEVENTO” è l’ontologia RadurEVENTO EVENTOPIAtempora è è EVENTO-Singolarità: è EVENTO in sé

Singolarità dell’EVENTessere è è EVENTO è l’EVENTO è singolarità

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katastrofx katatopia kreatopia

mitopia musagetopia

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